La brutta faccenda dell'affronto alla memoria di Roberto Scialabba proprio nella piazza in cui è stato ucciso dai fascisti con la bancarella "natalizia" che esponeva santini di Mussolini pare, al momento, essersi risolta.
La nostra segnalazione al municipio ha fatto sì che l'assessore De Simoni facesse un "richiamo diretto" all'organizzatore di quel mercatino, il quale ha avvertito il bancarellaro di togliere quella squallida mercanzia prima del controllo dei vigili, che infatti al loro arrivo non hanno trovato niente.
L'assessore ha agito in base alla delibera approvata dal consiglio e pubbicata sul bando sui mercatini di Natale nel quartiere in cui è espressamente prescritta:
l’esclusione della vendita o l’esposizione di armi, di articoli e/o simbolismi con esplicito riferimento ideologico e politico
Non c'è però soddisfazione nella soluzione trovata. Intanto perché si è trattato solo di un "richiamo diretto", cioè a voce. Una semplice sgridata per una marachella (e nemmeno al bancarellaro) quando invece quanto successo dovrebbe essere percepito come fatto grave da ogni cittadino del quartiere, compresi persino quelli di orientamento a destra.
Per di più, quel richiamo è servito a mettere in allarme il bancarellaro che così ha potuto nascondere quei santini prima del controllo dei vigili.
La prova che il bancarellaro in questione è pronto a riprovarci è nel fatto che, a due giorni dal controllo, ha lasciato ostentatamente un vuoto dove teneva le immagini del pelato senza riempirlo con le altre che ha. Se l'ha fatto evidentemente ha uno scopo, non fosse altro per passare da martire della grave ingiustizia subita dai cattivi comunisti (che magari ci fossero!).
Rimane, quindi, quell'elemento di disturbo nella nostra piazza su cui occorre vigilare perché non ci si ritrovi per l'ennesima volta con certe facce sgradite in mostra nel posto più sbagliato.